La legionellosi è un’infezione di cui pochi conoscono l’esistenza, ma se sfogliamo la cronaca anche dei soli ultimi sei mesi ci accorgiamo di quanto sia diffusa.
Trento; Milano, Lodi, ma anche Meldola, Castel Bolognese, Rimini, Cattolica, tra alberghi, case di riposo, centri sportivi e studi dentistici, hanno registrato casi di legionella, che hanno portato alla ribalta la problematica.
Ma cos’è la legionella?
È un piccolo batterio che vive in ambiente acquatico, soprattutto in tubazioni con flusso di acqua minimo o addirittura assente ed in cui prolifera quando l’habitat raggiunge temperature tra i 20 e i 50 gradi.
Colonie di legionella possono quindi essere presenti in qualsiasi rete di distribuzione dell’acqua potabile, impianti idrici e di climatizzazione, piscine o fontane.
Tutte le attività hanno l’obbligo secondo il D.Lgs. 81/08 di valutare il rischio biologico, sono state poi demandate alla normativa regionale le modalità e gli obblighi di controllo e prevenzione del rischio legionellosi. In Emilia Romagna il regolamento in vigore è il DGR 828 del 12/06/2017.
Vista la natura della legionella possiamo individuare le seguenti categorie di attività maggiormente esposte al rischio:
Quali obblighi sono previsti.
Ogni struttura deve:
Molteplici le conseguenze che possono manifestarsi sull’uomo e sulla attività stessa.
La legionellosi non si trasmette da uomo a uomo, né bevendo o usando acqua per cucinare. Può diffondersi solo per via aerea e può manifestarsi con due distinti quadri clinici: la Febbre di Pontiac e la Malattia dei Legionari.
In entrambe i casi si tratta di due forme influenzali con un periodo di incubazione di alcuni giorni che poi degenerano rapidamente in gravi infezioni polmonari che spesso conducono al decesso della personale che le ha contratte.
Oltre al danno per la salute per operatori e clienti / degenti da tenere in considerazione anche lo scenario che può derivare ad un’attività notificata per contagio da legionellosi:
Immediata chiusura dell’attività per tutto il corso delle indagini ausl e forze dell’ordine notificheranno la chiusura dell’attività o di porzione della stessa (quando possibile) per svolgere le analisi e ripristinare l’area soggetta a contaminazione
Stress psicologico. Il datore di lavoro potrà subire un forte stress per il senso di responsabilità nei confronti di personale o clienti ammalati, per il caos mediatico a cui potrebbe essere sottoposto e per lo scenario giuridico in cui potrebbe essere coinvolto
Causa civile per contagio da legionella à ospiti / degenti potranno denunciare la struttura, in nome del datore di lavoro, per contagio e mancata prevenzione del rischio legionellosi
Accusa di omicidio colposo in caso di decesso à la famiglia del defunto ha diritto a muovere denuncia per omicidio colposo al datore di lavoro che non ha pr ovveduto ad una corretta prevenzione del rischio legionellosi
Danno di immagine a livello locale per impatto mediatico sulla cronaca locale / nazionale, a livello internazionale, in seguito a comprovata analisi positiva, con inserimento nell’elenco europeo di strutture segnalate
Sanzioni. L’azienda può incorrere in sanzioni amministrative e penali per la mancata o incompleta analisi del rischio biologico, coì come previsto dal D.Lgs. 81/08. Anche i Regolamenti comunali possono applicare sanzioni pecuniarie aggiuntive per mancato monitoraggio della legionella.