“Pranzo in cima a un grattacielo” è il nome di questa famosissima fotografia datata 1932 che ognuno di noi conosce a memoria. Nello scatto sono rappresentati undici operai edili mentre consumano il loro pranzo, seduti su una trave d’acciaio a circa 260 metri d’altezza durante la costruzione dell’RCA Building, una parte del Rockefeller Center, a New York.
E’ evidente come all’epoca non esistessero misure precauzionali per questo tipo di lavori. Nonostante ciò, questi lavoratori hanno uno sguardo sereno e senza preoccupazioni di sorta.
A quest’immagine furono attribuiti diversi significati: gli operai come simbolo del proletariato che ha costruito Manhattan rischiando ogni giorno la propria vita; l’icona di New York City e dei suoi cittadini; la denuncia per le terribili condizioni lavorative in quegli anni; lo spirito di squadra e il supporto reciproco.
Per anni vi è stata una diatriba sull’autenticità della fotografia: si pensava infatti che fosse un fotomontaggio creato ad arte dal fotografo. Invece, come dimostra il negativo originale in vetro conservato in un deposito in Pennsylvania, questi undici operai erano davvero seduti su una trave sospesa nel vuoto.
A parte questo dato certo, la storia di questa fotografia rimane un mistero mai risolto, a partire dall’autore.
Il giorno in cui fu scattata, il 20 settembre 1932, sul posto si trovavano tre fotografi. A quel tempo, però, non era pratica comune attribuire i diritti d’autore al creatore di un’immagine e solo nel 2003 la foto fu attribuita dall’archivio Corbis, detentore dello scatto dal 1995, a uno dei fotografi presenti: Charles Clyde Ebbets. Questa sicurezza non durò a lungo, poiché nel 2012 l’archivio fece retromarcia a causa di nuove prove emerse, dichiarando quindi ignoto l’autore.
Anche le identità dei lavoratori sono avvolte nell’ombra. Molto probabilmente si trattava di immigrati provenienti dall’Europa, che in quegli anni componevano la maggioranza degli occupati nelle opere edili.
Per rispondere a questa domanda, nel 2012 l’autore irlandese Sean O’ Cualain ha realizzato un documentario intitolato Men at Lunch, in cui cerca di ricostruire il background della fotografia. Dopo lunghe ricerche e confronti con foto di famiglia, è riuscito a risalire all’identità di alcuni uomini, che si rivelarono di origine irlandese.
Infine, non è nemmeno sicuro il motivo per cui questa fotografia fu scattata.
Dapprima si pensò che lo scatto fosse stato eseguito solo per documentare la costruzione del complesso del Rockefeller Center, così come altri fotografi facevano per altri edifici (ad esempio, Lewis Hine rappresentò l’edificazione dell’Empire State Building). Nel 2012, gli archivisti della Corbis rivelarono che si trattava di una fotografia in posa, commissionata proprio dal Rockefeller Center, per pubblicizzare il nuovo grattacielo che, una volta terminato, avrebbe ospitato diversi uffici.
In effetti, lo scatto fu pubblicato solo due settimane dopo, il 2 ottobre 1932, in un inserto del New York Herald Tribune, con questa didascalia: “Pranzo in cima a un grattacielo – Mentre migliaia di newyorkesi corrono verso ristoranti affollati e bar strapieni per il loro pranzo quotidiano, questi intrepidi operai edili in cima all’RCA Building alto settanta piani, parte del Rockefeller Center, hanno tutta l’aria e la libertà che vogliono mentre pranzano su una trave d’acciaio sospesa a oltre 800 piedi dal livello della strada. L’RCA Building è il più grande edificio del mondo in termini di spazio per uffici”.
Così, una fotografia scattata con l’intento di pubblicizzare un edificio, è divenuta l’immagine più venduta al mondo, racchiudendo nella sua scala di grigi moltissimi significati, ed è rimasta il simbolo di una città e di un’epoca per generazioni.