La Regione Emilia-Romagna promuove uno screening collettivo dei lavoratori per la prevenzione del rischio di contagio da SARS-CoV-2.
Sono 250mila i test rapidi messi a disposizione dalla Regione e destinati a questo screening su tutto il territorio regionale. L’iniziativa è promossa per tutte le aziende e prioritariamente per attività per cui vi siano indicazioni di maggior probabilità di diffusione del contagio: per esempio trasporti e logistica, lavorazione carni, grande e media distribuzione organizzata, metalmeccanica, alimentare e ortofrutta, mobile imbottito, assistenza domiciliare comprensiva delle assistenti famigliari, aziende con attività in appalto in genere ecc.
Lo screening sarà effettuato dalle aziende mediante i medici competenti, con il coordinamento dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPSAL) dei Dipartimenti di Sanità Pubblica in stretta collaborazione con i Servizi di Sanità Pubblica Veterinaria e Igiene e Sanità Pubblica e sarà basato sull’utilizzo di test antigenici rapidi. Questi test possono fornire una risposta qualitativa (si/no) in tempi rapidi, tipicamente entro 15-30 minuti, e non richiedono apparecchiature di laboratorio.
Lo screening si svolge sulla base di una adesione volontaria dell’azienda, del medico competente e del lavoratore.
I test sono disponibili presso le sedi SPSAL competenti per territorio e saranno consegnati ai medici competenti.
Il costo a carico dell'azienda sarà solamente il servizio di esecuzione e refertazione del tampone.
Questo il percorso di screening nel caso in cui l’azienda intenda avvalersi dei test resi disponibili dalla Regione:
La circolare dell’08/01/2021 firmata dal direttore della Prevenzione del ministero della Sanità ha apportato importanti novità. Si prevende che “alle persone che risultano positive al test antigenico rapido, anche in attesa di conferma con secondo test antigenico oppure con test molecolare, si applicano le medesime misure contumaciali previste nel caso di test RT-PCR positivo”. È consentito quindi il riconoscimento dello stato di malattia.
L’adesione all’effettuazione del test antigenico da parte del lavoratore risulta facoltativa.